Ad Asti diciotto nuove telecamere anticrimine –
Un investimento da 200.000 euro
Diciotto nuove telecamere sono in fase di attivazione al comune di Asti per un controllo di 39 porzioni di territorio al fine di garantire una maggiore sicurezza ai cittadini. Tra queste ci sono anche telecamere di lettura targhe per il controllo e il monitoraggio dei varchi della città, queste sono un valido aiuto alle forze dell’ordine per le verifiche e le segnalazioni di mezzi e veicoli rubati, privi dell’assicurazione o in qualche modo attenzionati. Le installazioni di quest’ultime sono previste nei principali punti di accesso come corso Alessandria, Casale, Torino, Savona e corso Alba.
L’amministrazione Rasero ha mantenuto la sua promessa nell’estendere la rete delle telecamere di sorveglianza per rendere la città più sicura, soprattutto in alcuni quartieri dove sono stati segnalati maggiori problemi di ordine pubblico. Le telecamere sono state installate tra i quartieri di corso Matteotti, San Rocco (zona tribunale) e nel quartiere di San Domenico. In particolare le strade interessate dalla posa dei sistemi di controllo sono corso Matteotti, via Omedè, all’incrocio tra via Galimberti e via Grassi, piazza San Rocco, piazza Montafia, via Tosi, all’incrocio tra corso Casale e corso Volta, via Pavese, all’incrocio tra corso Volta e via Bocca e tra corso Volta e via Monte Rainero.
L’installazione di queste nuove telecamere di ultima generazione è stata possibile tramite a un progetto finanziato nel 2017, ma grazie all’integrazione dei fondi voluti dall’allora Ministro dell’Interno Salvini. Stiamo parlando di un intervento da 200.000 euro in totale che il Comune ha cofinanziato con 20.000 euro – Marco Bona, assessore alla sicurezza
Nel computo finale sono stati inseriti la progettazione, gli scavi, la posa delle telecamere e, particolare molto importante, la manutenzione degli impianti che durerà almeno tre anni.
In totale abbiamo centosessanta telecamere in funzione, ma stiamo investendo anche sull’hardware che è fondamentale per gestirle correttamente. Abbiamo acquistato nuovi server, che permetteranno di implementare il numero di telecamere collegate fino a duecentocinquanta in più, ma abbiamo anche installato nuovi software che, in base alle impostazioni date, permetteranno di “valutare” cosa succede nel campo visivo, eventuali spostamenti sospetti, o identificare altri segnali utili a intervenire immediatamente in caso di necessità – Marco Bona, assessore alla sicurezza
Dichiarazioni rilasciate all’incontro a La Nuova Provincia